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domenica, agosto 31, 2008

Il Piccolo talismano della felicita'

Il piccolo talismano della felicita'

Si tratta di un vecchio libro recuperato a casa di una signora ancora piu' anziana (e che non ha mai cucinato), scritto da Ada Boni (in arte Petronilla).

Inizia con una carrellata degli strumenti indispensabili che ogni cucina dovrebbe avere in dotazione, per poi continuare velocemente con parti del galateo (come servire a tavola, come predisporre le posate, quali posti gli ospiti devono avere a tavola, etc..).

E poi si possono trovare un sacco di ricette divise in antipasti caldi/freddi, salse, carni, zuppe, dolci e viavia di questo passo.

E' molto bello (quasi esilarante, direi) leggere le diverse ricette, soprattutto le descrizioni su come deve essere regolata la temperatura del fuoco.

Devo dire che, ancora oggi, e' un comunque un validissimo strumento per chi vuole imparare a cucinare bene nella quotidianita', con ricette dell'alta (intesa per il gusto, ci sono anche molte ricette "povere") cucina italiana di tutte le regioni e soprattutto e' imbattibile nella spiegazione delle basi del buon cucinare, che poi permetteranno di affrontare qualsiasi ricetta

Il piccolo talismano della felicita'.
Contiene quindi un ampio ricettario, continuamente perfezionato, passato con successo indiscutibile al vaglio di tante prove.


Un po' qua ... und ein bischen dort

domenica, agosto 24, 2008

24 agosto: auguri piccolo Tobias!

E' gia' passato un anno ed il tempo e' praticamente volato.

Sei cresciuto molto, non solo fisicamente e noi (mamma e papa') siamo totalmente orgogliosi di te, patatino.

la mamma ha tentato di farti una torta di compleanno, e con il tempo a disposizione ecco il risultato:

Ecco come.

Per l'impasto:
3 uova - 200 gr zucchero - 180gr yoghurst bianco intero - 1 bustina di vanillina 1 pizzico di sale - 1 fialetta di aroma al limone - 190gr farina bianca - 50gr mandorle affettate - 1 bustina di lievito - 50ml olio di semi - colorante giallo

Per farcire
100ml di acqua - 1 cucchiaio colmo di zucchero - 25ml limoncello (non si trovava l'alchermes) - 175gr confettura di albicocche - 300 ml latte freddo - colorante azzurro

Sbattere in una terrina uova e zucchero per 2-3 minuti, fino ad ottenere una massa cremosa. Aggiungere gradatamente yoghurt, vanillina, sale e aroma e colorante. Unire a cucchiaiate la farina setacciata, le mandorle, il lievito setacciato ed infine aggiungere a piccole dosi l'olio.
Mettere l'impasto in una lastra rettangolare (30x40cm) foderata con carta da forno umida e cuocere per 12-14 minuti nella parte inferiore del forno preriscaldato (elettrico 17-190 - ventilato 160-180 - gas 170-190).
Per la bagna, sciogliere lo zucchero nell'acqua calda ed unire l'alchermes (limoncello).
Tagliare il dolce rffreddato in due meta', bagnare la prima meta' con la meta' della bagna e distribuirvi sopra la confettura. Sovrapporre l'altra meta' e bagnarne la superficie con la bagna rimasta.
Preparare la glassa (all'acqua) con il latte e lo zucchero a velo, aggiungendo il colorante.
Distribuire sulla torta.

Non avendo altro tempo per ulteriori decorazioni, ho usato il colore alimentare per la scrittura in blu.

Un po' qua ... und ein bischen dort

Alkermes... questo sconosciuto

Ci sono, a volte, dei prodotti che non si acquistano dato che se ne usa solamente una piccolissima parte e, il resto, viene totalmente dimenticato.

Questo e' un tipico esempio.

Ne avrei bisogno per bagnare la torta di compleanno del piccolo Tobias e.. non si trova proprio!
Ok...ok...

E' difficile trovarlo sicuramente a Patatolandia ma, nonostante il giro in 2 gelaterie _italiane_ che fanno anche da "Bar", entrambe mi hanno guardato decisamente male ma, piu' che altro, direi stralunati.

Ma che cosa e' mai?

Ebbene da qui:

Il nome Alkermes, che contraddistingue il liquore fiorentino, deriva dalla parola spagnola "alquermes", a sua volta derivante dall'arabo "quirmiz", ovvero "cocciniglia". Il colore rosso dell'Alkermes (di quello vero, non delle imitazioni) infatti viene ancora oggi ottenuto con il colorante ottenuto dalle coccinelle, e forse proprio al suo colore questo liquore deve la sua inziale fortuna. La ricetta originale dell'Alkermes è quella dettata da fra' Cosimo Bucelli, direttore dell'Officina di Santa Maria Novella già nel 1743, trovata nel ricettario della Fonderia dell’Officina stessa.
La nascita dell'Alkermes però ha origini ancora più lontane: la sua origine sembra risalire alle Suore dell’Ordine di Santa Maria dei Servi di Firenze, fondato nel 1233, che lo impiegavano come elixir di lunga vita.
Ancora oggi, la produzione dell'Alkermes viene fatta dai frati domenicani di Santa Maria Novella, e per tutto il rinascimento veniva indicato anche come l'elisir di lunga vita. Nella sua composizione troviamo altre spezie, come il cardamomo, la vaniglia, i chiodi di garofano e la cannella, e l'acqua di rose (o giulebbe).
L'Alkermes ebbe subito grande diffusione, e dalla corte de' Medici arrivò ben presto anche in Vaticano, mentre Caterina lo portò alla corte di Francia dove veniva chiamato il liquore de' Medici.
L'abitudine di bere un bicchierino di Alkermes è oramai quasi sparita, ma il suo uso è rimasto nella preparazione di dolci, e risulta un ingrediente indispensabile della zuppa inglese (dolce italianissimo, nonostante il nome, le cui origini alcuni fanno risalire alla Corte dei Medici, ma questa è un'altra storia...), delle pesche di Prato e della versione toscana del tiramisù, che ancora oggi su usa preparare con i biscotti intrisi del magico rosso scarlatto dell'Alkermes.
La produzione dell'Alkermes è limitata ai 250 litri all'anno prodotti nell'Officina erboristica di Santa Maria Novella a Firenze, venduti quasi interamente nel negozio attiguo, e solo una minima parte arriva tramite grossisti al di fuori della provincia di Firenze.


Un po' qua ... und ein bischen dort

venerdì, agosto 22, 2008

Arrosto alle mele

Dato che ho smesso - almeno per qualche mese - di produrre "spezzatini", eccomi con un arrosto di maiale alle mele.

La stagione non e' proprio adeguata... ma facciamo finta di niente!!

L'importante e' non stare troppo a spignattare, e con questa ricetta si fa veramente veloce.
(Presa da "News" di Esselunga).


1 kg di coppa di maiale (ho acquistato della lonza)
300gr mele Granny Smith (sono circa 2)
200ml di succo di mele al naturale
100ml di panna vegetale
50gr burro
succo di mezzo limone
bacche di ginepro
chiodi di garofano
sale e pepe

In un tegame rosolare su tutti i lati la carne con il burro. Unire 4-5 bacche di ginepro ed 1-2 chiodi di garofano. Bagnare con il succo di mele, mettere il coperchio e lasciar cuocere per 40 minuti a fuoco basso.
Durante la cottura girare la carne un paio di volte.
Sbucciare le mele, bagnarle con il succo di limone, tagliarle in quarti e affettarle, eliminando il torsolo. Aggiungerle alla carne, salare, pepare e continuare la cottura per altri 30 minuti.
Togliere la carne dalla pentola e affettarla. Eliminare le bacche di ginepro ed i chiodi di garofano. Frullare le mele a crema e mescolarvi la panna.
Servire l'arrosto con la crema di mele ottenuta.

Questa versione e' mangiabile anche per i bambini (se non fanno i capricci come Tobias).
Magari bagnando la carne con del Calvados...


Foto = non pervenuta 


Un po' qua ... und ein bischen dort

giovedì, agosto 21, 2008

Svezia: Pyttipanna

Stiamo (ovvero Tobias) mettendo i denti.
Siamo nervosi.
Abbiamo un febbrone alto (39 e passa).
Non possiamo uscire.

Che fare?
Oltre a tenere tutto il tempo occupata la mamma, non possiamo mica chiederle di fare anche i miracoli in cucina quindi... ecco che il freezer si apre e, magicamente, appare una confezione di PYTTIPANNA comprata giustogiusto da Ikea sabato scorso.

Pyttipanna non e' altro che una ricetta svedese (maddai ;) ) della quale ne esistono innumerevoli versioni.

Tradizionalmente consiste in patate, cipolle, salsiccia o prosciutto. Tutto cotto insieme e spesso servito con uova strapazzate, fagioli ed altro.
Il piatto era iriginariamente fatto con gli avanzi del pasto ma ora e' comunemente preparato con ingredienti "freschi".

Qui il link da wiki (con relativa foto)

Per la ricetta si puo' far riferimento a qui


Ad ogni modo, settimana prossima potrei incontrare un mio collega svedese... provero' a chiedere la ricetta "originale"


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mercoledì, agosto 20, 2008

Caffe' dall'Ecuador

Abbiamo ricevuto in dono un po' di caffe' dall'Ecuador (circa 2 kg).

Si tratta di caffe' gia' macinato, ma non mi e' dato sapere la grana di macinazione (se mai si dica in questo modo).

Vabbe', ho provato ad utilizzarlo nella moka di casa ma ... era la prima volta che vedevo la valvola della caffettiera in funzione, e pareva facesse anche fatica!.

A vostro avviso, si tratta di caffe' utilizzabile SOLO per la sua preparazione con caffettiera americana?
Oppure potrei fare finta di niente ed utilizzarlo con la moka?

Premesso che sono una frana nella preparazione di questa bevanda, nonostante segua tutti i criteri (o quasi..) come " l'acqua deve arrivare alla valvola... il caffe' non deve essere pressato... il gas deve essere molto basso... etc" ma il risultato e' sempre scadente.
Si, ho cambiato anche caffettiera e guarnizione, ma la modifica non e' stata cosi' eclatante.


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martedì, agosto 19, 2008

Tempo di Biergarden




Con l'avanzare della bella stagione, i BeerGarten aprono i battenti.

E oggi... ancora di piu'.

Se a Ferragosto il tempo non prometteva, OGGI non erano ancora le 16 che il termometro segnava ben 50gradi (al sole, naturalmente..).

Che fare?

Vita dura per noi mamme temporanee...
Cosi, prendi Tobias, spalmalo ben bene di crema (protezione 50, per andare sul sicuro) e via, verso il "WasserPark" - dietro l'angolo - in attesa dell'arrivo di Stephan e della relativa entrata in acqua nella piscina a disposizione dei bimbi.

Voglia di cucinare?
Neppure per idea, troppo caldo... e nessuna idea

Bagno veloce a casa, e decisione di uscire per cenare.

Esistono diverse tipologie di BeerGarten: in alcuni e' possibile portarsi il cibo da casa ed ordinare solamente il beveraggio (solitamente si tratta di birra..); in altri non e' possibile questa opzione ed e' possibile consumare "in loco" il cibo ordinato.

Nel nostro caso ci siamo fatti una scorpacciata di "camembert" per me e di Kasespatzle per Stephan.
Il cibo da casa? Per il piccolo Tobias, che ha comunque sbocconcellato solo pane e non molto di piu'.
Non contento della sua pappa di casa (pastina e formaggino), ho voluto devolverla anche alle formichine sotto la sedia e nel circondario.

Che potevamo fare?
Almeno ci siamo divertiti e per Lui e' stata anche una piccola esperienza fuori di casa.
Fino a che il tempo ce lo permette... meglio approfittarne!


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venerdì, agosto 15, 2008

Ferragosto... sole mio non ti conosco!

Oggi il tempo qui e' un po' cosi'.
Ha piovuto per tutta la notte e durante il giorno... anche. Solo con pochi sprazzi di non-pioggia (no, non voglio dire sereno!).

Che fare?

Accendiamo il forno, tanto per scaldare l'ambiente!

Dopo una "Carbonara Light" (niente panna, ma yoghurt Bio, rigorosamente magro) per pranzo, ho utilizzato il resto del lievito fresco rimasto in frigo.

Piu' tardi postero' il risultato...


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martedì, agosto 12, 2008

Creme caramel in arancione

Creme caramel in arancione
Mentre sistemavo le pagine di Sale&Pepe, ho trovato questa ricettina da fare con la zucca.
In mancanza di meglio, ho deciso di farla con le patate dolci (che qui sono comunque arancioni).

1dl di panna fresca
2,5 dl di latte
150gr polpa di patata
3 uova e 1 tuorlo
150 gr di zucchero
1 stecca di vaniglia

Tagliate a dadi la zucca (patata) e cuocetela a vapore finche' sara' morbida.
Intanto preparate un caramello, sciogliendo su fuoco basso meta' dello zucchero con 2 cucchiai di acqua; versatelo in uno stampo della capacita' di 7,5 dl e fatelo ruotare in modo che il fondo ne sia coperto (ho usato uno stampo a ciambella in silicone..).
Versate il latte in una pentolina, unite la stecca di vaniglia incisa per il lungo, scaldatelo su fuoco basso, poi eliminate la vaniglia e versate il latte nel bicchiere del frullatore; unite la zucca (o patata) e lo zuccheri rimasto, azionate l'apparecchio e frullate per qualche istante.
Aggiungete al composto ottenuto la panna, le uova e il tuorlo e amalgamate bene tutti gli ingredienti sbattendoli con una frusta a mano.
Versate il tutto nello stampo e cuocete la crema a bagnomaria nel forno caldo a 160 per circa 50 minuti (*).
Toglietela dal forno, lasciatela raffreddare e sfornatela su un piatto (@)

[305 cal/porz]


(*) Avendo usato lo stampo di silicone, ho sentito che e' possibile evitare la cottura a bagnomaria...
(@) Un po' difficile nel mio caso, ma ce la siamo mangiata e servita direttamente dal contenitore :)



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sabato, agosto 09, 2008

Mini tortillas

Sempre facendo ordine nelle pagine strappate da riviste di cucina, avevo tenuto da parte questa (da Sale&Pepe).

Si tratta di una presentazione diversa alla "solita frittata", ottima come fingerfood o aperitivo.

Per noi ho dimezzato le dosi, ma la ricetta originale dice cosi' - per 4 persone:


Lavate 2 patate e un peperone rosso.
Sbucciate le prime e tagliate entrambe le verdure a dadini; affettate una cipolla di Tropea. Fate stufare il tutto, su fuoco basso, per 20 minuti in un tegame con 4 cucchiai di olio, uno spicchio di aglio, 4 foglioline di salvia, sale e pepe.
Sbattete 5 uova con 80gr di grana padano grattugiato, sale e pepe e quando le verdure sono pronte mescolatele alle uova.
Versate il composto in stampini da muffin unti di olio e infornate per 10 minuti a 200gradi.

Purtroppo.. foto non disponibile.

Buon fine settimana!




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giovedì, agosto 07, 2008

Hotel Sacher Torte




e' ARRIVATA!!

Giusto nel giorno del mio compleanno!

tadaaaa....





Il postino ha suonato una sola volta (tztztz..) poi, con trepidante eccitazione, ho aperto il pacchetto DHL per trovarmi l'inconfondibile scatola di legno.


Dalle indicazioni del libercolo fornito, ci sono dei "piccoli" dettagli che ne certificano l'autenticita'.
Tra cui abbiamo i 4 angolari dorati sulla scatola di legno, la scritta "Das Original" e "Hotel Sacher Wien" all'interno della confezione, il sigillo "Hotel Sacher" di cioccolato sulla torta stessa.

Hotel Sacher Torte

Sempre dal libercolo sappiamo che

"... l'Hotel Sacher Wien - aperto nel 1876 da Eduard Sacher, figlio del creatore della originale torta - e' un'istituzione in Austria. Il nome Sacher sta per un particolare stile di vita viennese, cultura, tradizione e lusso.
....
La storia della famosa Original-Sacher-Torte inizia nel 1832, quando il 16enne apprendista cuoco Franz. Sacher creo' questo dessert alla corte del Principe Metternich.
Nel frattempo, e' diventata la torta piu' famosa del mondo e la ricetta "scritta a mano" e' un "segreto di stato" dell'hotel.
Impacchettata in un elegante scatola di legno, l
Original Sacher-Torte e' consegnata in tutto il mondo e non contiene additivi chimici.
... "

La mia e' stata acquistata logicamente qui

La sua conservazione - secondo le prescrizioni - e' di 14 giorni ma e' sparita in meno di 10 ore!
Purtroppo non disponevamo di panna, come si degusta direttamente a Vienna, per evitarne la completa "secchezza".
Mi sono accontentata di accostarla con un _bicchiere_ di Malvasia.


Il mio commento?

Molto buona, ma il dolce l'ho sentito particolarmente con la copertura di cioccolato. Tra la glassa stessa ed il leggero strato di marmellata di albicocche.


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mercoledì, agosto 06, 2008

Felici... primi ANTA!!!

Con grande emozione voglio annunciarvi che ho raggiunto il mio primo traguardo:

i MIEI primi ANTA!

So che solitamente una "signora" preferisce non commentare la sua eta' ma, dopo una profonda meditazione, preferisco sbilanciarmi in questo che non nel mio peso (no, non sono cosi' grassa/grossa ;) )

Come ci si sente?
Non saprei, direi "normale".

Forse con il mio aspetto fisico e l'eta' anagrafica non si nota molto questo traguardo, ma inizio ad avere i primi acciacchi della vecchiaia... Quelli si che si fanno sentire, soprattutto quando mi metto a sbattere i composti a mano, momento in cui la spalla grida "vendetta".

Come scritto nel mio post precedente, chiedevo lumi circa le torte.
Quest'anno mi sono lanciata.
Non me ne sono cucinata neppure una, ma resto in trepida attesa per quella ordinata direttamente in Austria: una vera "Sacher Torte".

Ho sempre desiderato mangiarne una a Vienna e.. lo so, ora sono piu' vicina alla meta, ma mi e' piu' problematico arrivarci.
Cosi'... ecco che online si riesce a fare tutto.

Non vedo l'ora che arrivi, sempre che nno ne resti delusa dalla troppa dolcezza (leggi zucchero).

Non so ancora come festeggero'.. vedremo come si sviluppa la giornata :)



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lunedì, agosto 04, 2008

E voi, che torta preferite?

Girando per i Blogs, mi e' capitato di vedere un sacco di ricette di dolci, biscotti ed affini.

E voi, che torta preferite?

So che si tratta di una domanda MOLTO soggettiva, alla quale ci possono essere un sacco di contraddizioni, e la risposta puo' dipendere dall'umore, dalla preparazione fattta da una determinata persona, dalla stagione od altro..

Ecco - comunque - la mia classifica (non in ordine di importanza):

- adoro la "torta della nonna", quella semplice con i pinoli dentro (reperibile in Autostrada, per intenderci)
- la crostata al limone (mangiata in un baretto di Cernusco sul Naviglio - in centro)
- la torta di mele dell'esselunga
- la crostata di ricotta della zia Alma
e.. soprattutto ...
l'Apfelstrudel (il migliore l'ho mangiato proprio qua, naturalmente)

Come detto prima, e' difficile dare una votazione.
Ma forse, involontariamente, e' cio' che ho fatto.

E voi, che cosa preferite?
Sarebbe carino stilare una classifica

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domenica, agosto 03, 2008

Tortine al cioccolato-peperoncino (dr Otker)

Tortine al cioccolato-peperoncino (dr Otker)

Proprio non ce la faccio a resistere...

Pare che tutte le peggiori cose siano recuperate da me al supermercato e, alla fine, mi tocca anche prepararle.

Questa volta eccomi con delle tortine al peperoncino.
Non erano male, forse un po' troppo piccanti...
Ma farle "a mano" da forse maggiore soddisfazione!

Ancora non riesco a capire come queste confezioni siano state studiate.
Anche i contenitori inseriti hanno resistito egregiamente alla cottura.. e dire che, molto spesso, si deformano!

Le dosi erano perfette.

Ma quante prove fanno prima di introdurle sul mercato?


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